FARMACI, FARMACEUTICHE E FARMACIE PIÙ VERDI E SOSTENIBILI

In virtù dell’obbligo del piano di bilancio di sostenibilità (certificherà e migliorerà l’impegno di tutti i settori produttivi) che riguarderà la rendicontazione dei risultati sociali, ambientali e di governance generati nello svolgimento della propria attività aziendale, oggi diventa ancor più importante comprendere cosa vuol dire per le case farmaceutiche “farmacia verde”.

Secondo uno studio Altis Università Cattolica, quasi 8 aziende farmaceutiche su 10 hanno definito una strategia ESG (Environmental, Social, Governance) o si sono attivate per svilupparla. Ma quali sono le pratiche migliori per essere una farmacia verde e sostenibile in Europa?

Il ruolo dei farmacisti è molto importante per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica in merito alla promozione dell’uso responsabile dei farmaci, il loro corretto smaltimento e sulla consulenza dei farmaci “verdi”.

È fondamentale raggiungere il giusto equilibrio tra una maggiore consapevolezza del farmaco e dei suoi possibili effetti nocivi sull’ambiente e l’accesso a medicinali sicuri ed efficaci.

I farmacisti, grazie alla loro posizione privilegiata, possono contribuire in modo significativo ad educare la società, incoraggiando pratiche sostenibili e informando i pazienti sulle alternative farmaceutiche più rispettose dell’ambiente.

Come noto, Sanitanova è fortemente impegnata sui temi della responsabilità sociale e ambientale e ritiene importante sviluppare anche su questi temi progetti di sensibilizzazione (informazione e formazione) che coinvolgano tutti gli attori in causa: Cittadini, Farmacisti, Industria Farmaceutica, Manager e operatori Sanitari.

Quale contributo possono dare i farmacisti nella promozione di un futuro verde e sostenibile per la farmacia in Europa?

Il PGEU (Gruppo farmaceutico dell’Unione europea) ha previsto una serie di azioni coordinate:

  • coinvolgere i farmacisti in campagne promozionali volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’uso responsabile dei farmaci, della corretta raccolta differenziata dei resi e smaltimento dei prodotti;
  • attivare linee guida e fornire materiali informativi specifici agli operatori sanitari riguardo l’uso responsabile dei farmaci;
  • inserire nella formazione accademica degli studenti di farmacia e nei programmi di formazione continua, gli aspetti dei farmaci che possono rappresentare un rischio per l’ambiente, come parte di un approccio One Health;
  • promuovere una produzione più verde per garantire il rispetto degli standard di qualità ambientale dei prodotti farmaceutici;
  • garantire un finanziamento adeguato per programmi di smaltimento e raccolta dei farmaci, compresi quelli pericolosi, presso le farmacie. Questi programmi dovrebbero promuovere lo smaltimento corretto dei medicinali scaduti o non utilizzati (nonché di aghi e altri materiali taglienti);
  • diminuire gli sprechi farmaceutici derivanti dai resi, attraverso l’erogazione di quantità di medicinali in confezioni corrispondenti il più possibile alla durata del trattamento
  • sostenere lo sviluppo di pratiche ecocompatibili e politiche di sostenibilità nelle farmacie.

 

Perché attivare una produzione per Farmacie più verdi e sostenibili?

Già nel 2020 il Parlamento Europeo ha adottato una Risoluzione sui prodotti farmaceutici. Oggi, infatti, alcune azioni presentate nella strategia sono già state avviate o addirittura completate. L’inquinamento dettato dai farmaci necessita, però, di essere maggiormente gestito anche nella fase dell’utilizzo.

Basti pensare che, per la diversa capacità del trattamento delle acque reflue, in merito alla gestione dei resi farmaceutici, le emissioni provenienti principalmente dai sistemi urbani a seguito del consumo di medicinali nelle famiglie sono maggiori rispetto alle sostanze provenienti da ospedali e strutture sanitarie.

Promuovere una produzione più verde

L’impatto negativo degli agenti farmaceutici sull’ambiente si rileva nei Paesi di vendita e di produzione. Alcune fabbriche farmaceutiche adottano pratiche ecocompatibili e impianti di depurazione efficienti per la produzione dei principi attivi dei medicinali (API), ma non sono presenti in tutte le realtà. Si riscontrano conseguentemente casi di inquinamento delle acque circostanti, come laghi e fiumi, che possono rappresentare un ambiente favorevole alla proliferazione attiva dell’antibiotico-resistenza.

 

Ridurre gli sprechi e migliorare la gestione dei resi per essere una farmacia più verde 

Le stime indicano che circa l’8-10% delle sostanze farmaceutiche presenti nell’ambiente derivano dallo smaltimento inappropriato dei medicinali (scaricati nella toilette o smaltiti in modo inappropriato nel domicilio del paziente). Di conseguenza, educare i cittadini in tutta l’Unione Europea al corretto smaltimento dei resi, può svolgere un ruolo cruciale nel promuovere un cambiamento di abitudini che può fare la differenza.

Le Farmacie di tutta Europa come potrebbero diventare verdi e sostenibili?

Le farmacie europee sono fortemente impegnate a dare il loro contributo nel ridurre l’impatto che i farmaci possono avere sull’ambiente e a prevenire sprechi inutili, ma dovrebbero aumentare il loro supporto, integrando delle politiche green all’interno della loro pratica giornaliera e coinvolgendo tutti gli stakeholder.

Il PGEU, pertanto, formula una serie di raccomandazioni alle farmacie comunitarie per diventare verdi e ridurre l’impatto negativo dei farmaci nell’ambiente:

  • Partecipare attivamente a programmi di raccolta e campagne per la restituzione di farmaci non utilizzati e scaduti, ove opportuno;
  • Adottare politiche efficaci di smaltimento dei resi derivanti dall’attività galenica della farmacia;
  • Collaborare con i prescrittori per incentivare la prescrizione razionale di farmaci volti a prevenire il più possibile la possibilità per il paziente di disporre di dosi in eccesso;
  • Promuovere l’uso prudente dei medicinali;
  • Consulenza ai pazienti sulla disponibilità di medicinali “più verdi” laddove tali informazioni siano disponibili;
  • Supporto ai pazienti grazie all’aderenza terapeutica fornita sia durante l’ordinaria attività di consulenza che attraverso lo sviluppo di nuovi servizi in farmacia;
  • Ridurre l’impronta di carbonio e contribuire a un pianeta più sano in generale;
  • Fornire sacchetti ai pazienti realizzati con materiali riciclabili quando possibile e necessario;
  • Ridurre i resi di plastica nelle farmacie e contribuire a sensibilizzare i grossisti e i produttori di medicinali sugli imballaggi monouso non necessari.
  • Adozione di procedure rispettose dell’ambiente relative ai processi di approvvigionamento e distribuzione, comprese le consegne a domicilio di farmaci;
  • Utilizzare il più possibile le fonti energetiche rinnovabili. 

 

A cura di Donatella Bruno – Responsabile del Progetto Green2Green

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