VIVA L’ESPERIENZA “UMANA” – Editoriale di Antonio Messina

VIVA L’ESPERIENZA “UMANA”

Mancano pochi giorni alla fine del 2023 ed è pressoché inevitabile provare a soffermarsi anche solo per un attimo su questo momento di passaggio.
Per una volta però proviamo a concentrarci non tanto sul bilancio dei passati 365 giorni ma sulla necessità di agire con saggezza e buon senso per poter dare risposte utili alla nostra società affollata di solitudini, disillusioni, cinismi, giochi di potere, guerre e sfruttamento.

In particolare nella sanità stiamo assistendo ad un importante processo di digitalizzazione e l’integrazione di tecnologie come IoT (Internet of Things) e dispositivi wearable, sistemi intelligenti capaci di gestire big data e facilitare le decisioni mediche, cartelle cliniche digitali, soluzioni di telemedicina e teleriabilitazione, approcci di medicina di precisione in ottica sia predittiva che preventiva, coinvolgimento dei pazienti nelle cure insieme a clinici e altri stakeholder.

Su questa base, occorre però immaginare un salto di paradigma che deve puntare ad un approccio olistico che progetti ed utilizzi le tecnologie più recenti per rendere più umano ogni aspetto del processo di cura, dal contatto umano nella relazione paziente-clinico alla considerazione delle diversità per rendere i contesti sanitari autenticamente inclusivi.

In una epoca in cui possiamo lavorare in smart working e avere accesso a tutti gli angoli del mondo stando comodamente a casa e la comunicazione sempre più spesso non richiede la presenza fisica, spostarsi per affrontare i disagi del “mondo reale” potrebbe sembrare quasi superfluo e assai faticoso.
Eppure, dopo la dura parentesi del Covid, gradualmente si è registrato il bisogno di tornare a frequentare i luoghi di lavoro e a rimettersi in movimento, partecipando a seminari, convegni e meeting, nonostante attraverso il monitor di un notebook sarebbe tutto più facile, più economico, più accessibile, più comodo, più sicuro e meno aperto all’imprevisto!

Ma cosa è che fa la differenza tra il partecipare ad un webinar ed essere fisicamente presente intorno ad un tavolo di discussione con colleghi o seduti ad ascoltare una conferenza “live”?

Un fattore imprescindibile e profondamente umano: l’ e s p e r i e n z a!

È un po’ come quando rivediamo con delusione le foto al termine di un viaggio e ci troviamo a pensare: “mah…non rendono… dal vivo era tutta un’altra cosa!”

L’esperienza coinvolge tutta la persona: pensiero, azioni, corpo ed emozioni interagiscono tra di loro aprendo la mente, stimolando la creatività, mostrando nuove prospettive, permettendoci di continuare a crescere e ad apprendere.

L’esperienza è, quindi, una caratteristica esclusivamente “umana”, indispensabile per promuovere nuovi approcci e agevolare l’interconnessione e l’interazione tra individui e ci fornisce preziosi strumenti per leggere il mondo che ci circonda, per conoscere noi stessi, per entrare in sintonia e stare bene con gli altri.

L’esperienza si acquisisce attraverso “il vissuto” e non “per sentito dire” né può essere surrogata con l’uso pervasivo di dispositivi interattivi ed intelligenti, nel senso più ampio del termine (anche se alcuni acerrimi sostenitori dell’Intelligenza Artificiale potrebbero asserire il contrario attraverso i risultati del machine-learning!).

L’assunto fondamentale è che le tecnologie emergenti, in quanto comunque strumenti, possono e devono interagire in armonia con l’esperienza umana, potenziando la capacità di produrre soluzioni innovative e stimolando le sfumature creative della conoscenza e dell’azione umana, con l’intento di dare luogo a interazioni collettive e sinergiche anche in ambito sociale.

Personalmente, pur seguendo con interesse gli sviluppi dell’intelligenza “artificiale” ritengo fondamentale preservare l’intelligenza “naturale” e la capacità umana di saper mettere a fattor comune l’esperienza e le tecnologie per prendere decisioni sempre più rapide e consapevoli, nel rispetto del principio del libero arbitrio.

Non mi resta che concludere questa riflessione con l’invio, da parte di tutto il team del Gruppo SANITANOVA, di un cordialissimo augurio per un Natale pieno di gioia e un 2024 all’insegna delle 4 “S”: Sfide, Soddisfazioni, Salute e Serenità!

Antonio MESSINA 

A cura di Antonio Messina –  Ceo di Sanitanova

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