PNRR e le sfide per il settore farmaceutico

.

PNRR e le sfide per il settore farmaceutico

Lo scenario evolutivo della sanità e il modello “2D6P”

Nel panorama complessivo della salute, al netto dell’incidenza pandemica, l’azienda farmaceutica si trova a dover fronteggiare un sostanziale cambiamento all’interno di uno scenario evolutivo caratterizzato da due dimensioni.

La prima dimensione è quella epidemiologica, basata sull’invecchiamento progressivo della popolazione e l’accresciuta aspettativa di vita (86 anni per i maschi, 90 anni donne con 20-25 anni di cure e assistenza), sul progressivo aumento delle patologie croniche che ormai incidono per più del 70% sulla spesa totale (>65: 75% ha almeno una patologia cronica, il 50% ne ha 2 o più), sulla sempre maggiore importanza della fragilità sociosanitaria (intesa come perdita temporanea o permanente dell’autosufficienza), nel governo delle dinamiche sociosanitarie e infine su problematiche correlate alla geografia professionale, la cui configurazione stenta ad adeguarsi alle necessità del contesto.

 

 

La seconda dimensione è rappresentata dalla necessaria ridefinizione dei modelli organizzativi sociosanitari, che deve dare una risposta a dette problematiche epidemiologiche.

Tale ridefinizione può contare su una quota consistente di investimenti stanziati dalla Unione Europea e recepita nel nostro paese dal PNRR che, soltanto nella Mission 6- Salute, renderà fruibili al SSN, nei prossimi 4 anni, più di 21 miliardi di euro per lo sviluppo delle due componenti:

  1. RETI DI PROSSIMITÀ, STRUTTURE E TELEMEDICINA PER L’ASSISTENZA SANITARIA TERRITORIALE
  2. INNOVAZIONE, RICERCA E DIGITALIZZAZIONE DEL SSN

Il nascente DM 71 descrive analiticamente i cardini di questa profonda articolata della sanità:

  1. Sviluppo di strutture di prossimità, come le case della comunità, quale punto di riferimento per la risposta ai bisogni di natura sanitaria, sociosanitaria a rilevanza sanitaria per la popolazione di riferimento;
  2. Potenziamento delle cure domiciliari affinché la casa possa diventare il luogo privilegiato dell’assistenza
  3. Integrazione tra assistenza sanitaria e sociale e lo sviluppo di équipe multiprofessionali che prendano in carico la persona in modo olistico, con particolare attenzione alla salute mentale e alle condizioni di maggiore fragilità (“planetary health“)
  4. Logiche sistematiche di medicina di iniziativa e di presa in carico, attraverso la stratificazione della popolazione per intensità dei bisogni
  5. Modelli di servizi digitalizzati, utili per l’individuazione delle persone da assistere e per la gestione dei loro percorsi, sia per l’assistenza a domicilio, sfruttando strumenti di telemedicina e telemonitoraggio, sia per l’integrazione della rete professionale che opera sul territorio e in ospedale
  6. valorizzazione della co-progettazione con gli utenti
  7. Valorizzazione della partecipazione di tutte le risorse della comunità attraverso il coinvolgimento dei diversi attori locali (aziende sanitarie locali, comuni e loro unioni, professionisti, pazienti e loro caregiver, associazioni/organizzazioni del terzo settore, ecc.).
  8. Valorizzazione delle farmacie convenzionate per la prestazioni di servizi sanitari secondo la normativa sulla “farmacia dei servizi» (es. Accesso personalizzato ai farmaci, farmacovigilanza, vaccinazioni anti-covid e antinfluenzali, somministrazione di test diagnostici,..)

Questo nuovo sistema di offerta che deve realizzare appropriatezza erogativa attraverso il bilanciamento nell’utilizzo delle diverse tipologie di setting assistenziali (ospedaliero, residenziale, domiciliare, pubblico/privato accreditato) e la mobilitazione delle risorse della comunità più prossime al paziente (famiglia, servizi, rete formale e informale), rappresenta per l’azienda farmaceutica una sfida a ripensare le proprie strategie.

L’ecosistema centrato sul territorio e sulle nuove tecnologie acquista un significato nuovo per l’azienda farmaceutica che si trasforma in società di servizi per la salute.

Un paradigma utile a questa brevissima analisi di trasformazione è il cosiddetto Modello 2D6Pmodello due D e sei P”, che circoscrive il perimetro di riferimento per il settore farmaceutico finalizzato alla creazione di una partnership con le aziende sanitarie, in una logica di prodotto/servizio

Le due D rappresentano le linee guida per la realizzazione di progetti a supporto del prossimo sviluppo dell’assistenza sociosanitaria, in linea con i novi modelli organizzativi di assistenza sociosanitaria:

  1. Data-driven: soluzioni che permettono il tracciamento puntuale del paziente durante il percorso di cura; sistemi di supporto alle decisioni di programmazione sociosanitaria basati su modelli predittivi di intelligenza artificiale e strumenti di supporto alla diagnosi
  2. A Distanza: nuove soluzioni che integrano l’applicazione della medicina digitale (telemedicina – teleassistenza) come componente stabile ed integrata nell’organizzazione delle cure

La medicina delle sei P rappresenta lo stimolo, per le aziende farmaceutiche, per un’ulteriore articolazione delle strategie di servizio:

  1. Preventiva: secondo l’approccio PHM (Population Health Management) che rappresenta l’intercettazione proattiva dell’intera popolazione, non solo di coloro che richiedono attivamente una prestazione sanitaria o sociale (potenziamento del ruolo della prevenzione in oncologia)
  2. Di Prossimità: con modelli di assistenza e cura basati sul territorio proprio, dove il cittadino vive e lavora, tali da facilitare la costruzione di reti di interoperabilità multidisciplinare
  3. Personalizzata: con l’offerta di servizi basata su bisogni reali misurati e cambiamento del sistema di remunerazione, non più basato sulle prestazioni erogate, ma su tutto il percorso i di cura del paziente e sui relativi esiti
  4. Partecipativa: per il coinvolgimento del cittadino-paziente e della comunità non solo nella cura, ma anche nella progettazione dei percorsi e degli strumenti di relazione e interconnessione
  5. Precisa: mirata ai problemi specifici dell’individuo, anche mediante l’utilizzo di nuovi dispositivi, sicuri ed intelligenti, che puntano ad esplorare con sempre maggiore precisione il corpo umano per predire e prevenire le malattie
  6. Predittiva: per prevedere l’evoluzione di un fenomeno (clinico o organizzativo) in termini di risultati e di impiego di risorse, per avere un riferimento utile alla presa di decisione.

Infine, è opportuno considerare che l’azienda farmaceutica, in questo processo di riconversione strategica, dovrà sviluppare un approccio multi-stakeholder volto a produrre valore su tre versanti

  1. Paziente / Caregiver: attraverso l’identificazione di percorsi di cura e assistenza coerenti con le condizioni cliniche e sociali, con la nuova organizzazione e con la sostenibilità del Sistema
  2. Azienda Sanitaria: mediante una opportuna segmentazione dei diversi target di riferimento (clienti diretti e stakeholder non clinici) identificandone i bisogni prevalenti
  3. Azienda Farmaceutica: tramite il posizionamento di prodotti e servizi finalizzati a fornire soluzioni operative ai problemi, adattando l’organizzazione interna alle nuove logiche del SSN

 

 

 

A cura di Michele Fanello – COO & Co-founder Sanitanova

Translate »