2021: un anno dai forti contrasti – Editoriale di Antonio Messina

Editoriale di Antonio Messina

 

2021: un anno dai forti contrasti

Tra alti e bassi siamo arrivati al volgere di un altro anno caratterizzato da forti contrasti.

Non voglio quindi spendermi nel solito excursus delle cose buone che SANITANOVA ha fatto, dei traguardi raggiunti o delle sfide ingaggiate.

Voglio invece approfittare questo spazio per riflettere insieme su questioni e fatti che si sono succeduti intorno a noi.

Agli entusiasmi per la discesa della curva epidemica dell’estate scorsa è seguita la tristezza per l’impennata dei contagi e l’arrivo della odiosa quarta ondata spinta dalla nuova variante Omicron.

In contrapposizione alla scatenata corsa alla terza dose di vaccino troviamo i convinti, e spesso insospettabili, sostenitori del “no-vax”.

Dalle elevate coperture vaccinali dei paesi dell’Europa occidentale (neanche tutti!) alla drammatica mancanza di copertura, sia pure per ragioni diverse, dell’Africa, del Brasile, dell’India e di molti paesi dell’est europeo.

Dal “liberi tutti” siamo arrivati al Green Pass che si è evoluto in Green Pass “Basic” e Green Pass “Rinforzato”.

Sul fronte governativo siamo passati dalla politica di mediazione di Conte alla più severa ed energica azione messa in atto da Draghi.

Da una parte il PNRR pone sfide entusiasmanti, dall’altra presenta anche una serie di incognite collegate all’assenza di risorse qualificate per gestire i fondi disponibili nell’arco temporale necessario.

 

E cosa dire sul piano sportivo?

Dalla inaspettata e quindi ancor più esaltante vittoria degli europei di calcio a Londra all’arrancare nel torneo di qualificazione ai mondiali del Qatar del prossimo anno.

Dalle medaglie d’oro vinte alle olimpiadi di Tokio nella velocità di Marcell Jacobs alla sua eclissi totale dalle piste di atletica.

Dal lockdown e dall’assenza di viaggi e trasferte per vacanza e lavoro al frenetico sovraffollamento di aerei e treni a all’intasamento delle strutture ricettive.

Poi c’è la questione del Superbonus 110% per le ristrutturazioni edilizie; ogni giorno oggetto aggiornamenti, revisioni e dietro-front tra mille cantieri aperti, impalcature dappertutto, aumento dei prezzi delle materie prime e manodopera introvabile.

Dai risultati da record di alcuni comparti dell’industria (anche farmaceutica) alla crisi delle risorse energetiche e la chiusura di molte realtà produttive.

Un anno dal sapore dolce e amaro insieme, decisamente pieno di mille contraddizioni e che ci ha dato molte volte l’illusione di un recupero della “normalità” per poi deluderci.

Siamo passati dallo sconforto diffuso a momenti di euforia globale e viceversa.

E in questa continua altalena emotiva, certamente non è semplice costruire nuovi obbiettivi, seguire le proprie passioni, viaggiare, regalarsi momenti di serenità, guardare avanti con lucidità.

E poi, mentre si è intenti a cercare il bandolo della matassa di un nuovo equilibrio e la giusta motivazione per guardare avanti con fiducia ed entusiasmo, arrivano loro: i demotivatori.

Sono quelli che, quando ci incontrano, hanno sempre pronta una parola di sconforto.

Quelli che fanno e dicono di tutto per farci perdere qualsiasi tipo di entusiasmo.

Vampiri energetici che succhiano la nostra motivazione e ci tolgono quella passione che ci fa far bene le cose.

Siamo tutti circondati da questi personaggi: al lavoro, tra gli amici, in famiglia ed anche dentro di noi stessi (forse la categoria più pericolosa).

Ma noi dobbiamo respingerli, evitarli, non ascoltarli, farceli scivolare addosso, riderci sopra.

Quando dicono che ce la faremo è spesso perché loro non ce l’hanno fatta.

Prendiamo le loro parole e trasformiamole in sfida, verso di loro e noi stessi.

Dimostriamo che siamo in grado di farcela.

Sarà bello vedere le loro facce quando accadrà quello che pensavano fosse impossibile (per loro).

Quindi sì, è stato un anno difficile per le oscillazioni estreme ma non per questo da buttare via.

Abbiamo imparato ad affrontare una condizione epidemica che un anno fa sembrava ingovernabile e abbiamo anche capito come conviverci e come contribuire affinché possa spegnersi.

Abbiamo imparato a lavorare (e spesso vivere) a distanza, a ottimizzare le risorse, a conoscere e implementare la tecnologia nella vita di tutti i giorni, a ritrovare la soddisfazione nelle cose più semplici.

Insomma, forse siamo tutti un po’ cambiati ma non per questo spenti, anzi !

Quindi l’augurio migliore che possiamo farci è quello di raccogliere tutte le nostre forze e affrontare un nuovo anno con la giusta grinta e motivazione perché ricordiamoci sempre che siamo molto meglio di quello che noi stessi pensiamo di essere o di quanto gli altri talvolta vogliano farci credere.

Un sentito ringraziamento a quanti hanno avuto fiducia in SANITANOVA e continueranno ad averla e l’augurio di Buon Natale e di serene feste a tutti.

Antonio Messina e tutto il team SANITANOVA

Translate »